Buongiorno a tutti!
Oggi vi parleremo del Chianti Classico e della sua Storia.
Prima di tutto, vogliamo fare un pò di chiarezza in merito a Chianti e Chianti Classico, due nomi che spesso vengono confusi, pensando che si tratti della stessa cosa: il Chianti ed il Chianti Classico sono due DOCG distinte, ognuna con le sue caratteristiche.
Prossimamente vi parleremo anche del Chianti, ma oggi la nostra attenzione si vuole concentrare sul Chianti Classico.
ORIGINI
Nel 1716 il Granduca di Toscana Cosimo III fissa i confini della zona di produzione del Vino Chianti (che nel corso degli anni diverrà Chianti Classico).
Questo territorio ha come confini le colline nei dintorni di Firenze a Nord, la città di Siena a Sud, la valli della Pesa e dell’Elsa ad Ovest e le colline del Chianti ad Est.
Nel 1924 un gruppo di produttori, alla luce della qualità del vino prodotto all’interno di questa area, e con lo scopo di valorizzare i propri prodotti, fondò il Consorzio per la difesa del Vino Chianti e della sua marca d’origine. Come simbolo fu scelto il Gallo Nero.
Nel 1932 per distinguere il vino prodotto all’interno dei confini del 1716, al vino fu aggiunto il suffisso “Classico”
Nel 1984 il Chianti Classico ottiene la DOCG e nel 1996 diventa una DOCG autonoma rispetto a quella del Chianti

DISCIPLINARE
Per poter produrre ed imbottigliare “Classico”, un’azienda deve avere i vigneti all’interno dei confini del 1716.
Il vitigno protagonista è senza dubbio il Sangiovese. Infatti il disciplinare prevede una presenza del Sangiovese da un minino di 80% ad un massimo di 100%; è possibile coltivare anche vitigni complementari ammessi dal disciplinare fino ad un massimo del 20%.
Per quanto riguarda la produzione, questa non può superare i 70 quintali di uva ad ettaro.
Il Chianti Classico non può essere imbottigliato prima del 1 Ottobre dell’anno successivo alla Vendemmia.
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